6 Dicembre 2020

BRRR che freddo Amici! 

La neve che in questi giorni è arrivata qui dalle mie parti ha raffreddato le punte dei nasi, ma ha scaldato i cuori, con il suo dolce e silenzioso fioccare, ha spolverato di luce bianca tutto il paesaggio.

Che magia! 

A guardar scendere quei grandi fiocchi candidi si può rimanere stregati dalla loro lentezza ed è facile comprendere perchè il loro tempo scandisca quello del giorno di Natale, un tempo sospeso che ogni anno rintocca nella nostra memoria creando nuovi ricordi.

Oggi, 6 Dicembre, per alcuni Paesi europei è già festa ed è San Nicola, il patrono dei bambini, a portare i primi doni!

Sint-Nicolaas o Sinterklaas è un’icona natalizia come lo è per noi Babbo Natale e questa giornata si celebra in molti Paesi del nord Europa: in Olanda, in Belgio, in Lussemburgo e in Francia Settentrionale.

Chi meglio della mia Cugina olandese, Tanneke, poteva raccontarmi questa loro tradizione?

“Si dice che Sinterklaas arrivi dalla Spagna con la sua imbarcazione fino in Olanda, poi faccia un giro sui tetti delle case con il suo aiutante Siri sopra al suo cavallo bianco per consegnare i doni attraverso i camini.” Poi prosegue raccontandomi che durante questa giornata di festa s’intonano tante canzoni insieme ai bambini per ringraziare Sinterklaas dei regali ricevuti. Tradizionalmente la sera prima ogni bimbo lascia le sue scarpe vicino al camino così l’indomani mattina potrà scoprire quali sorprese gli ha portato Sinterklaas.

Nell’immagine che ho creato oggi per voi, ho riportato la filastrocca che viene cantata dai bambini per chiedere a Sinterklaas di lasciare un regalino nelle loro scarpe, ho pensato di scrivere il testo in lingua originale con sotto la traduzione in italiano.

Grazie di cuore Tanneke per il prezioso aiuto e “Goede Sinterklaas” a tutti!

Pubblicato da Chiara Galliano

Visual Artist Fine Art Photographer

2 pensieri riguardo “6 Dicembre 2020

  1. …la neve, il colore, il movimento, il tempo sospeso: una culla vicina al camino e io all’interno, accolto, scaldato, cullato. ma ora non più una culla in famiglia, ma una culla del e nel mondo, dove tutti dovremmo sostare e poi ripartire verso l’avventura di un mondo migliore, più buono, più caldo con tanta speranza !

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