14 Dicembre 2020

Un meraviglioso risveglio stamattina sulle note di un grande compositore russo dell’Ottocento, Tchaikovsky.

Fin da bambina ho sempre adorato la musica classica, soprattutto quella di determinati compositori che trovo particolarmente ispiranti.

Tchaikovsky è senza dubbio tra i miei preferiti, soprattutto nell’opera di cui vi parlo oggi, “Lo Schiaccianoci”, un grande classico del periodo natalizio, un balletto che venne presentato per la prima volta nel Dicembre del 1892 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo.

La storia di questo balletto deriva dal racconto di Hoffmann del 1816 “Schiaccianoci e il re dei topi” ripreso poi da Alexandre Dumas padre nel 1845 “Storia di uno schiaccianoci”. Fu su ispirazione di queste opere letterarie che nacque la versione teatrale in danza della storia di uno Schiaccianoci a forma di soldatino e di Clara, la protagonista, che lo riceve in regalo dallo Zio Drosselmeyer per Natale. Il sogno della bambina che compirà quella stessa notte diventa la trama dell’intera fiaba che da allora è stata ripresa ed anche modificata in diverse versioni fino ad oggi, portata non solo nei più svariati teatri del mondo, ma anche sul grande schermo.

L’intera opera musicale che fa danzare i protagonisti e traduce le parole del romanzo in note ed emozioni fu composta appunto da Tchaikovsky tra il 1891 e il 1892. Personalmente ho sempre adorato ognuno dei brani che si susseguono, tra le varianti su questo tema ricordo anche con grande divertimento e simpatia un brano in particolare facente parte del film di animazione “Fantasia” della Disney nell’edizione che uscì nel anni ’80. Da bambina avevo consumato il nastro della videocassetta a forza di guardarlo. Da appassionata ballerina di danza classica che ero all’epoca, seppur piccolissima e in grado di fare poco più di qualche piroetta, mi cimentavo nel coreografare davanti allo schermo, consumando il tasto rewind del telecomando per riascoltare i miei brani preferiti.

Quanta bellezza vive nella musica!

Trovo che si possa pensare un’intera vita ed immaginarne un milione di altre se ci si ferma ad ascoltarla ad occhi chiusi, si possono vivere emozioni e ricordi, immaginare nuovi orizzonti, viaggiare in luoghi sconosciuti, tutto questo solo grazie alla combinazione di sette note. Incredibile!

Nell’immagine che ho scattato per voi oggi, ho scelto due frasi chiave de “Lo Schiaccianoci”, entrambe legate al viaggio introspettivo che Clara compirà con coraggio in questa sua avventura, nella quale comprenderà di avere la forza e le capacità per superare le sue paure solo grazie a quello che è dentro di lei.

Vi auguro una buona giornata, ricca di…ispirazioni! A domani, ciao!

Pubblicato da Chiara Galliano

Visual Artist Fine Art Photographer

3 pensieri riguardo “14 Dicembre 2020

  1. Non riesco ad immaginare un mondo senza la musica , fedele compagna di tanti viaggi e amica in tante occasioni , la musica rappresenta secondo me il vero “ linguaggio “ universale “ si può ascoltare un brano musicale insieme a persone di ogni razza , colore e religione in ogni parte del mondo ed ognuno sentirà la stessa musica è straordinario!!!!
    Grazie alla musica che ci unisce e ci aiuta a vivere meglio .
    Buona settimana !!

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    1. Esatto Mario “The Nutcracker”, lo adoro anch’io! Un classico natalizio intramontabile…sarebbe bello venire a vederlo anche da voi a New York…! ; )

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