18 Dicembre 2020

Good morning Friends!

L’autore della citazione di oggi che ho scelto di inserire nello scatto che ho realizzato per voi, è stato uno scrittore assai prolifico e creatore di un personaggio molto conosciuto anche ai giorni nostri grazie alla serie tv omonima “Padre Brown”.

Il nostro protagonista di oggi è Gilbert Keith Chesterton, nato nella Londra della seconda metà dell’Ottocento, scrisse ben un centinaio di libri, altrettante poesie, circa duecento racconti, cinque drammi e altrettanti romanzi, oltre a più di quattromila saggi per i giornali, insomma una vera e propria fucina di idee! E pensare che da bambino veniva ritenuto un tipo non molto sveglio d’intelletto, vista la sua difficoltà nell’imparare a leggere rispetto ai suoi coetanei.

Chesterton era un amante dell’Italia, la definì “una nazione di gentiluomini”, spesso vi si recava per alcune collaborazioni con giornali e riviste, ed incominciò ad avere un proprio pubblico grazie alle prime traduzioni in italiano delle sue opere letterarie.

Tra i suoi racconti più conosciuti dal grande pubblico si ricorda la serie “Padre Brown”, che venne trasposta per gli schermi in diverse versioni, la più attuale di produzione britannica risale a qualche anno fa e di recente è approdata anche sulle nostre reti televisive.

Personalmente, da appassionata di gialli e di serie crime quale sono fin da ragazzina, devo ammettere che ho avuto modo di apprezzare molto questo personaggio creato da Chesterton, senza dubbio dotato di uno spiccato spirito di osservazione e di una grande empatia che spesso lo fa immedesimare nell’autore del crimine.

Questo suo lato così sensibile è forse quello che caratterizza maggiormente il personaggio di Padre Brown perché lascia intravedere la sua fragilità di uomo, al di là del suo essere sacerdote, al cospetto dell’ignoto che è parte integrante dell’animo umano.

Una piacevole compagnia per i pomeriggi di lettura, magari durante queste feste natalizie, oppure da guardare in tv per passare qualche ora di relax tra i pittoreschi villaggi inglesi, a caccia di verità.

Trovo che la citazione di Chesterton che vi propongo oggi riassuma in poche righe l’evoluzione dell’idea di Natale che è comune a molti, dall’infanzia alla maturità, come cambia il punto di vista sulle priorità e sui valori della vita. Con grande tenerezza ci confida come è passato dal desiderare i biscotti e qualche spicciolo, al ringraziare per le persone che si hanno attorno a sé, per i piaceri della tavola e per le bellezze della natura.

Vi auguro un buon venerdì e vi do appuntamento a domani, ciao!

Pubblicato da Chiara Galliano

Visual Artist Fine Art Photographer

Una opinione su "18 Dicembre 2020"

  1. La frase proposta oggi mi porta indietro nel tempo chi è nato come
    me nei primi anni 50 ricorda come il Natale nelle famiglie popolari significasse una giornata veramente speciale, i piccoli doni che si ricevevano , la tavola con qualche cibo “ speciale “ faceva del Natale una giornata unica , le famiglie erano più numerose e unite attorno al tavolo della cucina gioivano con pochi regali ma con tanto Amore
    Buona giornata

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