Per mano nel vuoto

Un lavoro emotivamente forte che tuttora mi fa rivivere le emozioni provate durante gli
scatti che ho realizzato nel Luglio 2010, un viaggio attraverso la mente del malato di
Alzheimer che ho vissuto con grande intensità, in pochi giorni, lasciandomi ispirare e
guidare dalle esperienze e dal vissuto delle persone che ne sono realmente affette, ma
soprattutto dai loro cari che li prendono per mano e li accompagnano giorno dopo giorno
nel loro solitario vagabondare.
Ho scelto di rappresentare con semplicità le tappe principali di questo viaggio senza
ritorno, utilizzando oggetti di uso comune ed ambienti a noi tutti famigliari proprio per
arrivare subito allo spettatore e dargli la possibilità di vivere lo scatto e di immedesimarsi
nella quotidianità del malato di Alzheimer e delle persone che lo accudiscono.

La mia opera artistica nasce con l’intento di smuovere le coscienze che ne fruiscono,
fungendo da ponte fra il silenzio nel quale sprofondano le persone affette da questa
patologia – demenza senile e Alzheimer – ed il mondo che li circonda, tentando di dare voce
al loro silenzio e di scuotere gli animi del pubblico.
Coloro che vivono la malattia, che la conoscono bene, come ad esempio i familiari o gli
operatori sanitari che accudiscono ed accompagnano quotidianamente il malato,
comprendono bene cosa significhi, ma arrivare al cuore – seppur per un breve momento –
di coloro che ne sono al di fuori per sensibilizzarli su questo tema, è il desiderio e lo scopo
più alto che mi pongo nel mostrare quest’opera, con la speranza di poter essere di aiuto
nell’incrementare l’attenzione su questa tematica e con essa l’attuazione di nuovi
provvedimenti atti a migliorare la qualità di vita dei malati e delle persone che li
circondano.
Non fu facile dare un titolo a quest’opera, ma quando portai a termine gli scatti e mi fermai
a ripensare su quanto avevo vissuto nel realizzarli, un’immagine chiara mi venne alla
mente e furono due i concetti chiave che sentii nel mio cuore: “accompagnare senza paura”
e “viaggio sospeso”.
Da qui “per mano” ad indicare “per mano ti accompagno, non avere paura, non sei solo
ci sono io al tuo fianco, so che puoi sentirmi” e “nel vuoto” ad indicare “non so dove sei e
dove mi porterai, ma ci affidiamo l’uno all’altro con fiducia e tutto andrà per il meglio”.
Per quanto incompreso e disperato possa essere il viaggio nell’ignoto che compie il malato,
l’importanza dell’assistenza e della partecipazione di coloro che lo accudiscono è
fondamentale.
Penso che questo pensiero racchiuda tutta l’opera e ne incarni l’essenza.

Chiara Galliano


Questo lavoro è composto da 13 scatti, uno dei quali montato su installazione, ed è stato
esposto ad Art-Verona nell’Ottobre 2010 e successivamente alla Biennale di Video e
Fotografia Contemporanea di Alessandria “Disturbi e Disordini” – Aprile/Ottobre 2011,
viene portato nel 2012 ad Arles – Francia – in occasione della rassegna annuale d’arte
dedicata alla fotografia “Les rencontres d’Arles”, nel 2019 è stato
nuovamente esposto presso 2 sedi, la Residenza Nicola Basile di Alessandria e il Castello
Sofia di Bricherasio in Fubine Monferrato (AL).


Nel 2019 “Per Mano nel Vuoto” è diventato un PROGETTO molto più ampio che si propone di migliorare la qualità di vita degli ospiti, affetti da demenze senili, ricoverati presso la Casa di Riposo Don Orione di Fubine Monferrato, attraverso un sistema integrato e coordinato di attività di animazione, attività psicologica e neuropsicologica.

Il percorso prevede trattamenti individuali e di gruppo, monitorati con documentazione medica, fotografica e video per creare un iter di studio e ricerca sui benefici di tali metodologie, nonchè la realizzazione di un “giardino Alzheimer” in un’area verde della struttura, per poter sviluppare attività in esterno, in un ambiente protetto, in cui gli ospiti potranno muoversi e tornare a compiere gesti conosciuti ed attività sensoriali. E’ previsto inoltre un percorso di formazione ed ascolto dedicato alle famiglie, agli operatori e ai volontari.

Calendario 2022

“Un abbraccio tra arte e fotografia”

L’idea di realizzare questo Calendario nasce con l’intento di coinvolgere gli ospiti della Casa di Riposo Don Orione di Fubine Monferrato all’interno di un percorso emozionale che stimoli il gusto estetico attraverso il senso della vista e attraverso uno scambio di opinioni, un dialogo costruttivo sui soggetti selezionati, in questo caso le opere d’arte pittoriche.

La scelta del tema del Calendario 2022 è stata fatta insieme agli ospiti. Durante una mattinata di dialogo in gruppo è emerso il desiderio di focalizzarsi sulle stagioni dell’anno e da lì è partita la ricerca dei quadri inerenti questo tema dipinti da alcuni dei maggiori Maestri dell’arte. Con l’ausilio di internet, tutti insieme abbiamo guardato ed analizzato una serie di opere pittoriche disquisendo sui gusti personali dell’uno e dell’altro, fino ad arrivare alla selezione definitiva dei quadri da interpretare.

L’altra grande sfida è stata appunto quella di imitare i soggetti umani all’interno delle opere d’arte, dopo avere raccolto un discreto “guardaroba” di abiti che fossero adatti ai vari ruoli, abbiamo proceduto con la preparazione dei set fotografici con l’utilizzo di fondali e luci professionali per rendere l’esperienza fotografica ancora più completa e coinvolgente.

L’entusiasmo e la gioia di immaginarsi dentro al quadro sono state grandi, anche se condite qualche volta da un pizzico di titubanza o di insicurezza da parte di alcuni che però si è subito dileguata una volta arrivati davanti all’obiettivo della macchina fotografica.

L’empatia e l’atmosfera di partecipazione e d’ironia che si è creata nelle giornate dedicate al progetto sono state di grande arricchimento. Lo stupore degli ospiti nel vedersi vestire con abiti a volte inusuali o l’emozione di essere truccate con un tocco di rossetto sulle labbra per alcune delle ospiti, hanno scaldato i cuori di tutti i partecipanti a questo laboratorio fotografico.

Una volta creato lo scatto, l’arte digitale ha permesso di inserire ognuno all’interno dell’opera pittorica alla quale ci siamo liberamente ispirati. Vedere insieme il risultato finale è stata davvero una grande emozione: incredulità mista a stupore e soddisfazione per l’ottimo lavoro svolto insieme.


Laboratorio di Fotografia a cura di Chiara Galliano nell’ambito del progetto “PER MANO NEL VUOTO” – www.permanonelvuoto.it Ideato e promosso dall’Associazione “L’ABBRACCIO” ODV di Fubine Monferrato (AL)

Grazie al contributo di Fondazione SociAL di Alessandria

PARTNER DEL PROGETTO: Casa di Riposo “Don Orione” Palazzo Bricherasio Fubine Monferrato (AL); Comune di Fubine Monferrato (AL); CSVAA – Centro Servizi per il Volontariato Alessandria e Asti; CISSACA – Consorzio Servizi Sociali di Alessandria; CONFARTIGIANATO di Alessandria; Associazione “Alzheimer” di Asti

SI RINGRAZIANO: la Responsabile della Casa di Riposo “Don Orione” Gabriella Bo; il personale della CM Service S.r.l. di Cascinette d’Ivrea (TO); la Compagnia Teatrale Fubinese di Fubine Monferrato (AL); l’Assistente al set fotografico Mario Ruocco; la Coordinatrice di progetto Daniela Faletti.

“..Dal suo ispirato animo e come bella persona, possono affiorare talvolta in lei desideri che, secondo logica, non sarebbero esaudibili, come per esempio quello di poter catturare con una foto il rumore del mare, o l’intensità del vento o il colore dello spirito o dell’amore, che per chiunque sarebbe impossibile, tranne che per la sua iperbolica curiosità e voglia di trasfondere, oltre all’imprimere dei fatti, una porzione di digitale spiritualità, di sogno, di pathos.”

TRATTO DALLA CRITICA DEL DOTT. INDONI, GALLERISTA, CRITICO E CURATORE D’ARTE

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